02 agosto 2018

Fausto Brizzi chiederà il risarcimento dei danni

Sono emersi alcuni messaggi telefonici delle ragazze, inviati al regista dopo le presunte molestie, che tutto sembravano meno che provenienti da donne violentate. Diciamo solo che, senza essere troppo espliciti, faceva comodo darla al regista.


Fausto Brizzi chiederà il risarcimento dei danni a chi lo ha denunciato

Come racconta "Il Corriere della Sera" sono emersi alcuni messaggi telefonici delle ragazze, inviati al regista dopo le presunte molestie

Dopo che la procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per Fausto Brizzi dalle accuse di violenza sessuale, l'avvocato del regista è pronto a chiedere il risarcimento dei danni alle ragazze che lo hanno denunciato. Indagato per violenza sessuale dopo che tre avevano sporto denuncia contro di lui, ora passa all'attacco. Anche grazie ad alcuni messaggi della memoria del cellulare di Brizzi che avrebbero smontato l'accusa delle presunte vittime.

L'avvocato Antonio Marino pensa che il tribunale civile sia la sede ideale per la rivincita del suo assistito. Una contro denuncia per calunnia non è mai stata presa in considerazione, anche perché sarebbe molto complicato dimostrare che chi ha denunciato il regista fosse consapevole della sua innocenza al momento in cui si è presentato agli investigatori. E' quanto emerge da un articolo de "Il Corriere della Sera", che racconta che Brizzi avrebbe dalla sua parte una serie di messaggi inviati da una delle ragazze che lo ha denunciato per molestie sessuali, spediti dopo la presunta violenza. Uno reciterebbe: "Che belle sensazioni che ho avuto". Altri hanno pesato sulla decisione di richiesta di archiviazione (in un altro la ragazza scrive: "Ti devi inginocchiare perché non mi hai fatto una dedica", dopo aver ricevuto un libro in regalo dal regista).

Il caso era scoppiato alla fine del 2017 dopo che il programma "Le Iene" aveva portato in tv dieci donne che raccontavano di essere state molestate in seguito a un provino avvenuto nello studio del regista. Tutte descrivevano lo stesso modus operandi e la medesima location. Ma dopo solo tre ragazze avevano denunciato Brizzi per episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. L'1 agosto la procura di Roma ha chiesto di archiviare le accuse "perché il fatto non sussiste".

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