Riporta l'autorevole Sole24Ore che in Germania, potrebbe essere introdotta una legge per costringere le donne a
confessare ai mariti che contestano la loro paternità, il nome del
(reale) genitore di un bambino nato da una relazione extraconiugale, in
modo tale che anch’egli possa o debba partecipare alle spese di
mantenimento.
In virtù di questo disegno di legge, un uomo che contesti la sua
paternità potrà costringere la partner a svelare il nome di o degli
amanti frequentati al momento del concepimento di un bambino per
stabilire chi è il padre biologico.
I mariti traditi potranno, secondo il testo, richiedere un rimborso
delle spese di mantenimento del bambino al genitore biologico per un
periodo di due anni.
31 agosto 2016
Cornuti ma rimborsati
30 agosto 2016
Cani abusivi a Civitanova
Domenica scorsa, nel tratto di mare davanti al chiosco San Marco a Civitanova, ho assistito ad una scena curiosa: una ragazzina e la sua mamma, hanno fatto il bagnetto al cane.
Tutto molto bello, anche romantico se vogliamo e fosse vivo il caro vecchio Ernest magari scriverebbe "Il cane e il mare" ma c'è un particolare, tutto ciò è vietato.
Posso capire fosse successo in qualsiasi altra città ma a Civitanova, finita sui media nazionali come seconda città italiana per numero di spiagge per cani, mi lascia basito.
Basta fare qualche decina di metri e trovi una spiaggia attrezzata dove portare il tuo bel cane ma tu, padrone cafone ed incivile (come tanti proprietari di cani) ti fai gli affari tuoi in barba a tutte le regole.
CLICCA
29 agosto 2016
Morire succhiati a 17 anni
Credo che sia una delle morti più strane in assoluto che nemmeno la trasmissione "1000 modi per morire" abbia mai preso in considerazione. Un momento di passione costato la vita a un ragazzo di 17 anni, morto in
seguito a un ictus provocato da un banale succhiotto sul collo fattogli
dalla fidanzata.
La scorsa settimana si sono schiantati tre ragazzi con le tute alari e anche se erano super esperti, la morte la puoi anche mettere in conto ma per morire per un succhiotto ci vuole proprio una di quelle sfighe che colpiscono uno su un miliardo.
[Fonte: ilMessaggero.it]
Morto a 17 anni per un succhiotto sul collo: un ictus provocato dal coagulo di sangue
Un momento di passione costato la vita a un ragazzo di 17 anni, morto in seguito a un ictus provocato da un banale succhiotto sul collo fattogli dalla fidanzata.
L'adolescente di Città del Messico, Julio Gonzalez Macias, era a tavola con la sua famiglia quando ha cominciato ad avere le convulsioni. Secondo quanto riporta il Daily Mail, la sua ragazza gli aveva lasciato il segno sul collo poche ore prima, e sarebbe stato proprio il succhiotto a creare un coagulo di sangue che ha viaggiato verso il cervello del giovane. L'intervento dei paramedici è stato immediato, ma Julio è morto lo stesso.
La fidanzata, una ragazza di 24 anni, è al momento irreperibile, poiché teme di essere accusata di omicidio dalla famiglia Gonzalez, che la ritiene responsabile della morte del figlio.
Il caso in Messico non è isoltato: già nel 2011 in Nuova Zelanda una donna di 44 anni è rimasta parzialmente paralizzata dopo aver avuto un ictus in circostanze simili. Allora i medici notarono un livido in dissolvenza e un'arteria danneggiata in corrispondenza. In quel caso, il dottor Teddy Wu dichiarò: "A mia conoscenza, è la prima volta che qualcuno viene ricoverato in ospedale per un succhiotto".
28 agosto 2016
Il cane che piange sulla bara
Non ho avuto mai niente a che fare con i cani se non per le incazzature di quando vedo i loro escrementi in giro, soprattutto davanti al cancello di casa mia ma ho molti amici che li hanno e li amano come dei figli. Pur non possedendone, mi rendo comunque conto del legame che si instaura tra l'animale e l'umano, soprattutto per le attenzioni e le cure che gli amici prestano nei loro confronti.
Premesso tutto questo, nonostante il mio cuore di pietra (non è vero) devo dire che vedere la foto del cocker accanto alla bara del proprietario, nella camera ardente per le vittime del terremoto, mi ha lacerato il cuore, mi ha messo una tristezza infinita e mi ha commosso.
27 agosto 2016
Come trasportare un cane in auto
In questi giorni di grandi spostamenti autostradali, in quello che tradizionalmente viene chiamato "contro esodo", è bene ricordare come far viaggiare i nostri amici a quattro zampe.
Capita spesso di vedere nei film, cani che sono seduti al posto del passeggero o che viaggino con la testa fuori dal finestrino con il muso al vento ma sappiate che in Italia, oltre a non essere permesso, è soggetto ad una sanzione pecuniaria che può arrivare a 275 euro.
In viaggio con il padrone… i nostri animali domestici potrebbero pensare di divertirsi. Così almeno hanno visto in televisione: non mancano esempi di film in cui cani e gatti viaggiano in auto al posto del navigatore e con la testa fuori dal finestrino.
Nel Bel Paese però non è così semplice come sembra. Ci sono regole specifiche per il trasporto di animali in auto e multe salate che oscillano tra i 68, 50 (sessantotto euro e cinquanta centesimi) fino ai 275,10 (duecentosettantacinque euro e dieci centesimi). Alla multa si aggiunge anche il decurtamento di 1 punto dalla patente di guida (se del guidatore o del padrone, nel caso in cui non coincidano, non è dato sapere).
Prima di metterci alla guida con il nostro fedele amico, è bene conoscere a menadito le regole definite nel codice della strada per viaggiare in tutta sicurezza ed evitare verbali e amare sorprese. L’articolo 169 recita quanto segue:
“(…) è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C.“
Come comportarsi quando si trasporta un cane?
Si può trasportare 1 solo animale domestico (sui sedili posteriori o nel bagagliaio) assicurandosi che non disturbi la guida e non limiti la visuale del guidatore.
In questi casi, soprattutto per il trasporto di animali di taglia medio/grande, è possibile dotarsi di cintura di sicurezza per animali, in vendita nei negozi dedicati.
Ovvio che un animale di grosse dimensioni costituisce un disturbo e un potenziale pericolo maggiore rispetto alle taglio medio/piccole. Ma è altrettanto chiaro che un animale lasciato libero nell’abitacolo costituisce sempre un pericolo: vuoi una frenata improvvisa o una distrazione per rischiare di mettere a repentaglio la nostra vita, quella del nostro amico a quattro zampe e quella di eventuali passanti. Ne vale davvero la pena?
Come comportarsi con due o più cani?
È consentito il trasporto di un numero superiore di animali domestici, a patto che si rispettino le seguenti indicazioni:
- siano sistemati in apposite gabbie o contenitori,
- che stiano sui sedili posteriori e che l’auto sia dotata di rete divisoria.
Inoltre, utilizzare il Kennel (ovvero il trasportino detto in gergo tecnico) serve anche a limitare la visione del paesaggio in movimento, una delle principali cause di stati di agitazione e ansia per i nostri amici: stati che risultano ridimensionati dall’effetto tana che il trasportino riesce a dare a Fido & Co.
Nel caso si utilizzi la rete divisoria, il nostro amico fedele avrà a disposizione uno spazio più ampio e probabilmente tanto basterà per farlo viaggiare in piena serenità e senza alcun tipo di disturbo, ma ancora una volta il buon senso ci dice che dovremmo anche assicurarlo all’auto con la cintura di sicurezza dedicata.
E ovviamente, oltre le regole del Codice della Strada, ricordiamoci anche di:
- avere con te i documenti del cane
- portare acqua a sufficienza per dissetare Fido (soprattutto nel caso di viaggi lunghi)
- evitare di somministrare del cibo prima della partenza
- assicurare un ricircolo d’aria (non quella condizionata!) in auto
- prevedere delle fermate per far sgranchire le zampe ai nostri amici (soprattutto se costretti nei trasportini).
26 agosto 2016
Vespa: il terremoto è utile
Bruno Vespa l'ha sparata veramente grossa ieri sera in trasmissione, dicendo che il terremoto è un volano per l'economia delle imprese edili. In realtà abbiamo capito tutti cosa volesse dire e la polemica suona un po' strumentale, diciamo che forse, essendo antipatico a molti, non gli hanno fatto passare una frase che ha avuto come unica pecca, quella di essere andata dritta al punto senza fare i dovuti presupposti.
E' ovvio che il Bruno nazionale non voleva dire ciò che la gente ha fatto finta di aver capito ma essendo uno dei più importanti giornalisti italiani e che con le parole ci lavora, sarebbe bastato spiegare la sua affermazione con un preambolo qualsiasi, per sgombrare il campo alle critiche inevitabili che gli sono piovute addosso. Critiche del tutto pretestuose secondo me, dato che nessuno sano di mente si sognerebbe di dire che i terremoti sono utili all'economia.
[Fonte: ilblogdellestelle.it]
Vespa, Delrio e i terremoti che creano lavoro
Non volevo crederci quando ieri sera mi hanno invitato a guardare questo video.
Ma purtroppo ho dovuto constatare con i miei occhi che, l'altra sera a #PortaaPorta, il #terremoto sia diventato il volano dell'economia.
Bruno Vespa: "Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l'economia perché pensi l'edilizia che cosa non potrebbe fare";
Graziano Del Rio: "Adesso L'Aquila è il più grande cantiere d'Europa e anche l'Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà PIL";
Bruno Vespa: "Darà lavoro ad un sacco di gente".
Menomale che in studio, Armando Zambrano, Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, ha detto che, con i soldi impiegati per riparare i danni dei terremoti, avremmo potuto mettere in sicurezza la stragrande maggioranza dei fabbricati che hanno dei problemi.
Allora, forse, avremmo potuto evitare anche le stragi di tanti innocenti. E questo viene prima di qualsiasi economia perché la vita umana ha un valore inestimabile. Non ce lo dimentichiamo.
25 agosto 2016
La vegana contenta del terremoto
La signora Daniela Martani, ex hostess di Alitalia, ex concorrente della nona edizione del Grande
Fratello e de La Fattoria ed ex candidata con i Verdi al Comune di Roma
alle ultime elezioni comunali, già nota per alcune posizioni estremiste riguardo la difesa del mondo animale ha scritto una cosa vergognosa nel suo profilo Facebook che, nonostante sia stata poi cancellata, è stata "screenshottata" e condivisa in rete da molti.
Il genio avrebbe scritto, riguardo al terremoto di Amatrice, che siccome da quel paesino proviene la famosissima ricetta con gli spaghetti, il fatto che si sia verificato un terremoto catastrofico sia stato dovuto al karma, che tradotto vuol dire: così vi sta bene!
Quando ha realizzato la gravità di ciò che ha scritto, l'intelligentona è corsa subito ai ripari e sembra che la versione ufficiale sia stata quella di essere stata hackerata, così come accade spesso ai politici che sparano cazzate sui social.
[Fonte: giornalettismo.com]
Terremoto, Daniela Martani: «L’amatriciana inventata ad Amatrice? Allora è il karma»
Daniela Martani, l'amatriciana e il terremoto: il commento dell'ex gieffina ora vegana convinta scatena Facebook
«L’amatriciana è stata inventata ad Amatrice? Allora è il karma». Un commento pubblicato sulla propria pagina Facebook, poi cancellato, ma che non è passato inosservato ed è stato ‘screenshottato’ da molti utenti.
Così Daniela Martani, animalista e vegana convinta, commenta il terremoto che ha colpito nella notte il Centro Italia facendo almeno 60 morti, e il bilancio è ancora provvisorio. (ndr: il bilancio ora parla di 247 morti). L’ex hostess di Alitalia, ex concorrente della nona edizione del Grande Fratello e de La Fattoria ed ex candidata con i Verdi al Comune di Roma alle ultime elezioni comunali, già nota per alcune posizioni non propriamente moderate quando si tratta di difesa del mondo animale – ricordiamo le campagne tranchant contro Prada e la corsa dei tori di Pamplona, e il botta e risposta con il giornalista Filippo Facci – scatena i social network: il post “Il karma non perdona” è ancora online – tutto lascia pensare che sia riferito proprio a quel commento cancellato – e conta al momento un centinaio di condivisioni e circa 1500 commenti – da segnalare anche 145 like. Praticamente tutti da stigmatizzare, con ingiurie pesanti e volgari.
24 agosto 2016
Il terremoto a casa mia
Dopo quello del 1997 di Umbria e Marche, con l'apice del 26 settembre (magnitudo 5,8) e quello del 2009 de L'Aquila, iniziato il 6 aprile (magnitudo 6,3), questa notte abbiamo avuto di nuovo a che fare con il terremoto.
Combinazione ha voluto che anche questa volta, l'orario è stato molto simile ai due precedenti episodi: nel 1997 fu alle 2:33, nel 2009 alle 3:32 e questa notte alle 3:36.
Inutile dire che lo spavento è stato grandissimo, sono balzato giù dal letto in un millesimo di secondo ma una volta in piedi mi sono chiesto: adesso cosa faccio? Si, perché a quel punto, da quando realizzi cosa sta succedendo a quando scendi dal letto, di solito la scossa è già quasi finita e considerando che di solito le successive non superano quasi mai quella iniziale e quella iniziale a parte lo spavento non ha creato nessun problema, non sapevo cosa fare.
Ho aperto immediatamente la porta della mia camera ma poi sono rimasto li, sotto lo stipite, come pietrificato per un po' mentre mia madre, come al solito, arriva fino al pianerottolo e si fa forza parlando con gli altri inquilini del palazzo.
Passati cinque minuti, lasciando la luce rigorosamente accesa, mi sono messo sul letto ed ho acceso il telefono in cerca di notizie che ovviamente non potevano essere immediate. Sono stati invece immediati i commenti degli amici nei socials e per una decina di minuti ci siamo scambiati impressioni e commenti.
La seconda scossa, quella delle 4:33 (magnitudo 5,4), l'ho aspettata sveglio e di nuovo balzo dal letto, la porta questa volta era già aperta, e sono rimasto in piedi a vedere se fosse il caso di scappare per le scale o meno. A dire il vero, che io ricordi, non sono mai scappato fuori di casa e sono rimasto sempre all'interno dell'appartamento, anche se con un grande spavento. Questa volta è stato lo stesso.
L'ultima volta che ho vista l'orologio erano le 6:15 e poi credo di essermi addormentato, fino alle 7:40 quando finalmente è suonata la sveglia.
AIUTATEMI
23 agosto 2016
Spara per festeggiare, fa una strage
La tragedia sarebbe avvenuta a Pizzoburgo (CZ), dove nonostante i divieti, resiste ancora la barbara tradizione di festeggiare sparando colpi in aria. Come riporta l'autorevole Last-webs.com, la potenza dell'arma usata, sarebbe un indicatore di buona fortuna e per l'occasione, i parenti della sposa, le avrebbero fatto avere non le classiche pistole ma addirittura due AK47. Si, avete capito bene, due fucili mitragliatori modello Kalashnikov.
L'imperizia della donna nell'usare le armi è stata fatale a ben 8 persone che purtroppo sono state abbattute come birilli dai colpi di mitragliatore e per loro non c'è stato niente da fare.
(Fonte: last-webs.com)
SPOSA SPARA PER FESTEGGIARE MATRIMONIO E UCCIDE 8 PERSONE
L’idea di festeggiare sparando colpi di pistola in aria non ci è mai sembrata intelligente. L’idea di festeggiare con un fucile automatico, dato in mano a una persona che non sa maneggiare le armi sia idiota. E potenzialmente tragico, come è avvenuto a Pizzoburgo dove (benché sia ovviamente vietato dalla legge) qualcuno ha avuto la brillante idea di dare un AK-47 in mano ad una sposa, alla fine della cerimonia celebrata nella Chiesa dedicata a San Giovanni Paolo II.
La potenza dell’arma sarebbe una sorta di indicatore di buona fortuna, e per questo capita spesso che nelle zone rurali della Calabria, come in diversi paesi del Meridione, i matrimoni vedano utilizzate armi da guerra anziché confetti, nonostante gli sforzi delle autorità per impedire questa pericolosa pratica.
Sfortunatamente la sposa, come abbiamo anticipato, non era particolarmente abile con le armi, e il fucile gli è scivolato, colpendo con una sventagliata di colpi la piccola folla presente alla celebrazione. Otto persone sono rimaste uccise (il padre dello sposo, due zie, 3 cugini, il sacrestano e il fotografo), e una ventina di feriti, tra cui anche diversi monachelli.
22 agosto 2016
La calamità delle Olimpiadi
Il giorno seguente la chiusura di Rio 2016, vorrei parlare per l'ultima volta di olimpiadi, essendo venuto a conoscenza proprio oggi dell'estinzione del mutuo venticinquennale di Italia 90, avvenuta a dicembre 2015.
Cosa c'entra il mondiale di calcio con la candidatura di Roma per le olimpiadi? La catastrofe finanziaria, le tangenti, gli sprechi, le cattedrali nel deserto, gli stati inutilizzati ed abbandonati, le opere mai concluse (ma pagate) e molto altro, sono solo una parte di quello che sta per accadere di nuovo, se questi geni (più che geni, furbacchioni) decideranno di candidare Roma per le olimpiadi del 2024.
Basti pensare a quello che è successo con Expo. Nonostante i giornali amici del governo l'abbiano spacciato come un successo, in realtà è stato poco meno di un pareggio, se non una sconfitta:
- Terreni agricoli pagati 7 volte il loro valore di mercato;
- Subappalti mafiosi – presunti per ora – e commissariamenti di imprese;
- Arresti a non finire, da Gianstefano Frigerio e Primo Greganti ai vertici di Infrastrutture Lombarde;
- Interessi di cosche calabresi;
- Ritardi causati dall’infingardia dei politici recuperati ricoprendo di denaro pubblico le imprese, per pagare turni notturni e straordinari;
- Biglietti Expo abbinati alla tessera del PD (“due pacchi al prezzo di uno”)
- Affidamento dell’intera ristorazione a Eataly: ottomila metri quadrati, 20 ristoranti e circa 2,2 milioni di pasti da distribuire, senza gara e a condizioni da amico (ben il 95% dei ricavi restano a Farinetti);
- Consulenti di comunicazione che fatturano poche centinaia di migliaia di euro che si aggiudicano appalti per decine di milioni
- Donazioni perlomeno singolari da parte di Expo, come gli 80 mila euro concessi all’associazione ecclesiale“Rinnovamento nello Spirito Santo” per la manifestazione “10 piazze per 10 comandamenti“, dall’evidente legame con il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta”.
- Almeno 1.000 ettari di terreni agricoli cementificati per sempre: una vera cattedrale nel deserto di cui nessuno sa cosa fare.
Tutto questo, nonostante i controlli scrupolosi messi in campo, per evitare... tutto questo.
E loro vogliono fare le Olimpiadi a Roma? Roma che non riesce a portare via la spazzatura in agosto, quando metà dei romani sono in vacanza, figuriamoci come sarà ridotta sotto olimpiadi.
Concludo con l'immagine di Rio 2016, quella che ha mandato in estasi tutto il web, la foto che passerà sicuramente alla storia, la vedranno i nostri pronipoti nei libri di storia: Bolt inseguito da Mazzone!
Fonti:
- Italia 90, mutui finiti di pagare ora. E presto si riparte con le Olimpiadi (ilGiornale)
- Expo chiude in profondo rosso, ecco i numeri di un fiasco colossale (asud.net)
21 agosto 2016
Oggi è il decimo compleanno
Il lontano 21 agosto di dieci anni fa, non come, non so perché, ho iniziato a scrivere cose in questo blog. Quando ancora Facebook era solo ancora un'idea nella testa di Zucckemberg, io iniziavo a scrivere una sorta di diario, pubblicare foto e condividere notizie tra il serio e il faceto (quello che oggi fanno un po' tutti).
Negli ultimi periodi, causa inattività lavorativa, avendo più tempo a disposizione, ho dato una sistemata alla grafica ed ho iniziato a pubblicare con regolarità, giornalmente, ragiungendo una media di visite che si aggira ad oltre 3000 mensili (negli ultimi 30 giorni 3500).
Tra i post che hanno avuto il maggior numero di visite, vince per distacco quello che scrissi il 28 agosto del 2008, raccondando la mia disavventura con la carta di credito delle Poste, che ha ottenuto, in questo momento, 8372 visite.
Speriamo che l'esperienza acquisita in questo settore, unita alle mie
conoscenze informatiche e di recente alla gestione di qualche pagina
Facebook, mi possano essere utili per trovare un nuovo lavoro.
20 agosto 2016
Super Vacchi, il Gianluca nazionale
Avrete sicuramente sentito parlare di questo Gianluca Vacchi, soprattutto negli ultimi giorni, quando è stato "rimbalzato" dal Billionaire di Briatore. E' molto interessante leggere cosa scrive Dagospia di questo personaggetto che gioca a fare il Lapo dei poveri.
[Fonte: Dagospia.com]
1. OLTRE “CAFONAL”, C’È GIANLUCA VACCHI. L’OMINO TUTTO QUATTRINI, MUSCOLI E TATUAGGI CHE VIVE AL DILETTO SCOPO DI DIVENTARE FAMOSO E TRASFORMARSI DA “COMPARSA PAGANTE” A PRIMADONNA, GRAZIE AI BOMBASTICI VIDEO SPARATI SU INSTAGRAM, ESEMPIO DI CELEBRITÀ AI TEMPI DELLO SMARTPHONE CHE TENTA DI TRASFORMARE LA FACCIA IN MARCHIO
2. 48 ANNI, BOLOGNESE, FAMIGLIA RICCA, SCIATORE MEDIOCRE, IMPRENDITORE SCARSO, VACCHI VIVE DI RENDITA CON UNA FISSA: DIVENTARE FAMOSO SENZA ESSERE CAPACE DI FARE NULLA
3. A LUI SI ATTRIBUISCE DI TUTTO, DI BRUTTO: DAI FLIRT CON ESPONENTI DELLO CHIC DEL CALIBRO DI AIDA YESPICA, MARYSTELL POLANCO, ALESSIA FABIANI, ILARIA SPADA E MOLTI ALTRI TIPINI FINI PROTAGONISTI DELL’ERA BERLUSCONI, FINO ALLE AMICIZIE CON BELEN E BORRELLO
4. IMPARATE LA ''VACCHI DANCE'', BALLO DELL'ESTATE 2016 PER ANCHE SBILENCHE
19 agosto 2016
Mangiate carne di cane, è la più nutriente
L'invito shock arriva dal signor dittatore della Corea del Nord, Kim Jong Un, ed è contenuto in una campagna mediatica per tentare di contrastare la povertà alimentare nel Paese. Nella stessa campagna si danno anche suggerimenti su come ammazzare i cani, ovvero a bastonate, al fine di ottenere una carne più buona ed evitare di danneggiare la pelliccia, che può essere conservata.
Insomma, secondo il paffutello, del cane non si dovrebbe buttare via nulla.
[Fonte: Corriere.it]
L’invito di Kim Jong Un: «Mangiate carne di cane, è la più nutriente»
Il Governo della Corea del Nord ha promosso una campagna mediatica a favore della carne dell’animale per combattere la povertà alimentare nel Paese: «Uccideteli a bastonate per ottenere una carne più buona, e conservate anche la pelliccia»
Come combattere il problema della fame di milioni di persone in Corea del Nord? Il regime di Kim Jong Un ha promosso — tornando a stupire, ancora una volta, in negativo — una campagna nella quale invita i cittadini a mangiare la carne di cane. Davanti a un popolo che vive nella povertà e nell’angoscia che un giorno le minacce di guerra del dittatore vengano prese sul serio dalle superpotenze, il governo di Pyongyang sta cercando di convincere i cittadini che «la carne di cane contiene più vitamine di quella di pollo, manzo o maiale». Una mossa disperata di una dittatura isolata, portata avanti con pubblicità mirate a sottolineare le proprietà terapeutiche per stomaco e intestino dell’alimento, che in Corea è tradizione mangiare.
Ma l’orrore non si ferma qui: gli spot del governo su radio, televisione e internet (come racconta il Korea Times), arrivano a suggerire di uccidere il cane a bastonate per ottenere una carne più buona, conservandone anche la pelliccia. Inoltre, nei messaggi, si citano anche vecchi proverbi, come quello secondo cui una sola fetta di carne di cane è sempre la miglior medicina. «C’è un vecchio detto che anche una fetta di dangogi può essere una buona medicina durante i giorni del cane». Immediate e inutili le proteste degli animalisti.
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18 agosto 2016
Francia: vietati i bukkini in spiaggia
Come avrete sicuramente sentito in questi giorni, c'è una polemica in Francia sul divieto che hanno emanato alcuni sindaci di località costiere, di indossare il burkini in spiaggia. A tale proposito, posto di seguito un articolo di Repubblica.
PARIGI - Lungi dall'essere "solo" un costume da bagno, il burkini è "espressione di un'ideologia basata sull'asservimento della donna", quindi è "incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica". E' la presa di posizione del premier francese Manuel Valls che esprime così il suo sostegno al bando emesso da alcuni comuni francesi contro il costume per donne musulmane che copre l'intero corpo (il nome burkini dalla contrazione tra burqa e bikini). Il governo socialista entra così nel dibattito che investe la Francia dopo che alcune municipalità, dalla Corsica al Pas-de-Calais, hanno emesso ordinanze per vietare il burkini, in alcuni casi a titolo "preventivo", e hanno iniziato a elevare le prime multe a chi non rispetta tale misura. A Cannes, in particolare, tre donne sono state sanzionate nel weekend per 38 euro. Ieri il primo esponente del governo francese a esprimersi in materia era stata la ministra per i Diritti delle donne Laurence Rossignol, dicendosi d'accordo con la necessità di "combattere il burkini".
"Capisco i sindaci - le parole di Valls - che in questo momento di tensione hanno il riflesso di cercare soluzioni, evitare problemi di ordine pubblico. Sostengo dunque coloro che hanno preso provvedimenti, se motivati dalla volontà di incoraggiare il vivere insieme, senza secondi fini politici". "Le spiagge - aggiunge il premier -, così come ogni altro spazio pubblico, devono essere preservate dalle rivendicazioni religiose. Il burkini non è una nuova linea di costumi da bagno, una moda. E' la traduzione di un progetto politico, di contro-società, fondato tra l'altro sull'asservimento della donna. Dietro il burkini - prosegue Valls - c'è l'idea che per natura le donne sarebbero impudiche, impure, che dovrebbero dunque essere completamente coperte. Questo non è compatibile con i valori della Francia e della Repubblica. Di fronte alle provocazioni, la Repubblica deve difendersi".
Dopo il sostegno alle amministrazioni locali, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Provence, Valls afferma però di non volere intervenire con una nuova legge in materia. "Prima di pensare a legiferare, faremo applicare la legge che vieta portare il velo integrale negli spazi pubblici, lo ricorderemo con il ministro dell'Interno ai prefetti e alle forze di sicurezza. Anche le autorità musulmane devono condannare il velo integrale e gli atti di provocazione che creano le condizioni di un confronto".
La presa di posizione di Manuel Valls contro il burkini raccoglie l'approvazione del centrodestra francese, mentre è apertamente criticata da alcuni esponenti della dissidenza interna al partito socialista. "L'argomento dell'ordine pubblico è un buon argomento" per imporre il divieto al costume integrale, afferma alla radio Rtl il deputato di centrodestra Henri Guaino, ex stretto consigliere di Nicolas Sarkozy, secondo cui "nella situazione attuale è il momento di mettere fine a certi comportamenti". Si "rallegra" delle parole di Valls anche Thierry Solère, parlamentare dei Republicains eletto nella banlieue di Parigi, che argomenta: "In Arabia Saudita, una donna non fa il bagno in topless o in tanga. In Francia, non si fa il bagno in burqa".
Parla invece di dichiarazioni "assolutamente incredibili" l'ex ministro socialista Benoit Hamon, esponente tra i più a sinistra del partito e candidato alle primarie per le presidenziali 2017. "E' il simbolo di questo fallimento della classe politica francese", commenta su France Inter, aggiungendo ironico: "Che cosa impedirà che domani le djellaba e le barbe siano vietate?".
Critica anche la Lega dei Diritti dell'Uomo, associazione fondata alla fine del 19mo secolo nel pieno della battaglia in difesa della laicità. "Valls - si spiega in un comunicato - partecipa alla stigmatizzazione di una categoria di francesi diventati, per via della loro fede, dei 'sospetti' a priori. Queste manifestazioni di autoritarismo rafforzano il senso di esclusione e contribuiscono a legittimare quanti guardano ai musulmani francesi come corpi estranei alla nazione". Opinione condivisa dal portavoce del Partito comunista francese, Olivier Dartigolles: "Così facendo, in qualche modo, Valls fa il gioco dei terroristi, poiché è precisamente ciò che essi vogliono: guerra di religione, tensioni permanenti, lo scivolamento verso la guerra civile".
17 agosto 2016
Premiati per la catastrofe
All'inizio credevo fosse un fake oppure il solito sito satirico ma controllando la fonte e leggendo bene l'articolo ho capito una cosa sola, che questi continuano a prenderci per il culo e a mangiarsi il mangiabile.
Con l'Istat che certifica la crescita zero, con il debito pubblico che aumenta di 77 miliardi, la disoccupazione alle stelle e l'Italia allo sfascio, questi che fanno? Si danno dei premi per il raggiungimento del 100% degli obiettivi.
A questo punto sorge una domanda: gli obiettivi erano la catastrofe?
(Fonte: ilfattoquotidiano.it)
Istat certifica la "crescita zero" e intanto i collaboratori del premier al Dipartimento per la programmazione e coordinamento della politica economica conseguono i risultati al 100%. La sola Manzione ottiene così 80mila di “variabile” e 34mila di premio, arrivando a guadagnare 93mila euro più di Renzi che l’ha nominata. Il “tutti bravi-tutti promossi” urta però con la realtà oggettiva dei dati. Non senza prove di sciatteria e obiettivi senza senso, ovviamente raggiunti
Istat certifica la “crescita zero”, il debito pubblico sale di 77,2 miliardi. Intanto la Presidenza del Consiglio promuove a pieni voti i vertici del suo Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, il motore stesso della politica per lo sviluppo del governo. Sul sito del governo è stata pubblicata la “tabella delle performance” aggiornata al 29 luglio, una quarantina di pagine in tutto, con il bollino dell’Ufficio per il Controllo interno (Uic), che è come dire Palazzo Chigi che dà i voti a se stesso. Promuovendosi a pieni voti. E se il target raggiunto non è stato proprio il 100%? Nessun problema: perché era stato preventivamente fissato all’80, al 60 o al 40% e così via. E le cifre in ballo sono di tutto rispetto.
Ad esempio quelle di Antonella Manzione, l’ex comandante dei vigili che da Firenze Renzi si è portato a Roma per metterla a capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi del governo: nel 2015 ha preso 55mila euro di stipendio tabellare, 36mila di retribuzione di posizione più una componente variabile di 80mila e altri 34.600 come premio di risultato. In tutto nel 2015 ha portato a casa 207mila euro, 93mila euro più di Renzi che l’ha nominata. Idem per Ferruccio Sepe, capo del dipartimento. Buon per loro, si dirà, se non per un dettaglio: numeri e parole di quel documento sembrano aver perso ogni rapporto col reale. A prenderli per veri si direbbe infatti che in Italia va tutto a meraviglia: le opere pubbliche, gli affari per le imprese, la lotta alla burocrazia e alla corruzione. Quando si tenta di approfondire il merito delle singole valutazioni emerge la distanza con la realtà oggettiva dei dati (Pil e debito) e con la percezione soggettiva dei governati (a luglio la fiducia nell’esecutivo è calata di altri due punto scendendo al 20,2%). Non senza errori, “successi” discutibili e sproloqui in burocratichese stretto. Vediamone alcuni.
Continua a leggere..
16 agosto 2016
Viva la mamma
Il giorno del ritorno a casa eravamo abbastanza tranquilli, dovendo fare solamente un centinaio di chilometri per arrivare all'aeroporto ma, visto i precedenti, ci poteva uscire comunque qualcosa. Quando mancavano ormai una manciata di chilometri però, mentre procedevamo in assoluto relax nella campagna tedesca, ecco che dopo una curva troviamo un camin di traverso. Porca vacca!
All'inizio non capivamo di preciso cosa stesse accadendo e per un attimo si è pensato anche al peggio. Non si capiva se il mezzo fosse uscito di strada, se potesse muoversi o cosa cavolo stesse facendo in mezzo alla carreggiata ma dopo poco è stato tutto chiaro: doveva entrare in retro in una stradina piccolissima dove in fondo non avrebbe potuto girare. A parole è facile ma quel poverino, con uno a terra che cercava di indirizzarlo, ha impiegato tre manovre lunghissime prima di farcela e secondo me ha riportato anche dei danni al rimorchio.
Alla fine si è concluso tutto nel migliore dei modi, in aeroporto nessun problema e dento l'aereo sono riuscito con una facilità incredibile a farmi assegnare uno dei posti più comodi (sopra le ali) che erano miracolosamente quasi tutti liberi.
La cosa più bella però è accadauta al ritorno a casa dove i genitori erano fuori a pranzo ma la mamma mi ha lasciato cucinato un pranzetto con i fiocchi, con tanto di dolce finale. Quando siamo insieme, magari si litiga quotidianamente ma quando ritorno dopo essere mancato per dieci giorni, si ammazza il vitello grasso.