19 ottobre 2016

La mia esperienza con i migranti

Qualche settimana fa, mi sono avvicinato per la prima volta al mondo delle cooperative e, nel caso specifico, ad una che gestiva tra le altre cose anche una comunità per minori. E' stato proprio in questa casa famiglia che ho prestato servizio come volontario per un breve periodo, per capire se mi potesse piacere ed eventualmente farlo diventare un lavoro.

In questa comunità erano ospitati dieci ragazzi di cui due italiani ed il resto stranieri. Ce n'erano 3 del Gambia, 1 del Senegal, 2 albanesi, 1 egiziano ed un cinesino carinissimo che sembrava un bambolotto.

Devo dire che, per quel poco che ci sono stato, mi sono trovato benissimo, sia con i ragazzi che con gli altri educatori, tutte persone splendide. Essendo prigioniero ai servizi sociali, le uniche ore che ho potuto dedicare sono state quelle pomeridiane e purtroppo (o per fortuna) mi sono perso un paio di episodi "forti" dove avrei capito veramente "come funziona" in questi posti.

Il mio orario era dalle 15 alle 19 quando i ragazzi si svegliavano (dopo il "buon riposo" pomeridiano), studiavano, facevano merenda e alle 17 finalmente si scatenavano al campo sportivo per un'oretta e mezza. Devo dire che ce n'erano alcuni veramente bravi ed ogni volta che li portavamo a giocare a pallone mi sentivo tanto come Checco Zalone in Quo vado, durante la scena mitica dei provini di calcio.


AIUTATEMI A CERCARE LAVORO
 
 
Ecco la scena mitica di Quo vado

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