30 ottobre 2016

Risveglio di terrore

Dopo il terremoto del 24 agosto, quando ormai cominciavamo a non pensarci quasi più, c'è stata la nuova doccia fredda di mercoledì scorso, con quei violentissimi 5,4 prima e 5,9 richter della seconda scossa, alle 21:18.

Non dico che stavamo tranquilli ma dopo quattro giorni la tensione cominciava a scendere, come la frequenza e la potenza delle scosse di assestamento. Fino a questa mattina.



Nella domenica del cambio dell'orario, alle 7:41 del nuovo (8:41 del vecchio), c'è stata la sveglia più brutta che potessimo ricevere: una scossa di magnitudo 6,5.

Come riporta la tabella seguente, è stata la scossa più forte in Italia dal 1980, quando avemmo un 6,9 nel terremoto dell'Irpinia.



Questa volta, a differenza di mercoledì, non ho voluta darla vinta alla paura ed ho cercato di resistere, confidando nella razionalità. Ho pensato: se con quella scossa enorme della volta scorsa non abbiamo avuto, non dico nessun danno, ma nemmeno nessun quadro caduto, nessun oggetto volato a terra, perché dovrei preoccuparmi di questa nuova scossa?

Il perché è presto detto, questa è stata ancora più forte, non eravamo vestiti pronti a scappare ma in piagiama e sotto le coperte e poi, se all'inizio cercavodi far finta di niente sperando in una scossa breve, anche se forte, questa non finiva mai. E' sembrata lunghissima!

Sentivo armadio e scrivania che scricchiolavano tantissimo ed il mappamodo appoggiato vicino al muro che sbatteva di continuo e me lo aspettavo a terra da un momento all'altro. Smessi i panni dell'eroe, ho acceso la luce, sono balzato in piedi ed ho aperto la porta della camera. C'era mio padre fermo nel corridoio e mamma che stava andando verso l'ingresso, per uscire. Lui le diceva: dai che non è niente, ed io: come non è niente, che cavolo dici? Poi ho cercato di fermarla e tranquillizzarla anche io e devo dire che ci siamo perfino riusciti. Questa volta non è scesa in strada.

Rientro in camera, do un'occhiata per vedere se ci fosse qualcosa fuori posto e trovo solo due piccole cose fuori posto, due ante dell'armadio aperte (fatto stranissimo perché non sono allineate e si aprono con difficoltà) e la foto di Luca e Ketty caduta a terra ma questo è più normale, essendo semplicemente appoggiata e senza cornice.



Controllato la camera, mi sono seduto sul letto, con la luce accesa, pensando su cosa fare quando ad un certo punto lo sguardo mi va sulla tshirt che era appoggiata sopra la poltrona e la vedo muoversi, senza però avvertire scricchiolii strani o men che meno la minima vibrazione del pavimento.

Sembrava tutto calmo ma questa non la smetteva di muoversi, o meglio, vibrava un pochino poi si fermava per qualche secondo, poi ricominciava a muoversi. Non essendo vicino a fonti di calore o a spifferi d'aria, era chiaro che avevo scoperto di possedere un sismografo. La mia maglietta riusciva a percepire anche le scosse più deboli e ci ho fatto anche un filmato.




Controllando l'orario della radiosveglia, sono poi però andato a cercare sulla lista dei terremoti ed ho visto che quel tremolio corrispondeva ad un 4,3 che di solito si sentono. Forse ero troppo preso nell'osservare la maglia che non ho fatto caso al terremoto? Mi sembra strano. Magari quell'intensità è sul filo della percezione ed avendo avuto l'epicentro un po' più distante, non è arrivata fino a noi.

Di seguito l'immagine dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dove ho evidenziato la scossa del filmato.



Dopo un po', penso che non è il caso di rimanere a dormire e quindi decido di vestirmi ed andare a fare colazione al bar. Ce ne sono tre nel giro di qualche decina di metri ed erano tutti affollatissimi. Evidentemente abbiamo avuto in molti la stessa sveglia.

Torno a casa, accendo il computer e controllando la posta elettronica mi va l'occhio nella sezione notizie di Mail.ru (uso una mail su questo sito), riconosco la parola Italia e vedo che si tratta di un articolo che parla del terremoto. Lo apro, vedo le immagini, un paio di filmati ed in fondo noto dei commenti.

La curiosità mi spinge a voler sapere cosa dicessero e facendo la traduzione mi accorgo che un coglione di nome Вадим Росляков, 53 anni, di San Pietroburgo, attribuisce la colpa del terremoto al Papa che secondo lui avrebbe fatto arrabbiare Dio. 


Per essere assolutamente certo della traduzione di Google mi faccio aiutare da qualche amica madrelingua che confermano i miei sospetti: Vadim è un idiota.






Se qualcuno che parla la sua lingua volesse chiedere conto di tali stronzate, potete accedere sl suo profilo cliccando QUI'.


La mattina è stata lunga e c'è stato spazio per un paio di piccole polemiche, la prima riguardante la corsa a scrivere che si è salvi sui social, con quella cazzata del "Stai bene, dillo a Facebook". Ho fatto una proposta di invertire la faccenda, facendo scrivere solo a quelli che stanno male, ottenendo per esclusione tutti quelli che non hanno avuto problemi e qualcuno si è offeso.

Poi però ho cercato di essere comprensivo ed abbracciandoli fortissimo ho abbandonato la polemica, cercando e per fortuna trovando, il modo di disattivare le fastidiosissime e soprattutto inutili notifiche.




Per concludere, un filone estremamente polemico riguarda la magnitudo del terremoto che inun primo momento i mezzi di informazione avevano dato addirittura a 7,1 e cambiato un paio di volte per arrivare al definitivo 6,5.

Siccome il mondo è pieno di "gomblottisti", la polemica riprende forza dopo ogni nuova forte scossa e a detta loro, sarebbe una manovra del governo per evitare i risarcimenti a quanti avessero avuto danni, perché oltre una magnitudo si rimborsa (secondo loro) e al di sotto invece no.

Se uno avesse il buon cuore di informarsi, la faccenda è spiegata in tantissimi siti e basta solamente leggere. Provo a diffonderla anche io, sperando di spegnere questa inutile polemica. Clicca QUI' oppure sopra l'immagine seguente..


http://www.wired.it/attualita/ambiente/2016/10/30/terremoto-bufala-magnitudo-falsata/


Ed ora, dopo gli ultimi terribili episodi, auguriamoci di non dover più tornare più sull'argomento terremoto.

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