04 dicembre 2017

L'incredibile vicenda di un italiano a Mosca

Questa storia mi ricorda Totò Truffa, l'indimenticabile film in cui il comico partenopeo e Nino Taranto organizzavano il raggiro della vendita della Fontana di Trevi. Dato che si parla di agenti segreti, c'è sempre l'eventualità che sia una bufala ma sforziamoci di credere che sia vera e che, soprattutto, possano esistere persone così facili da prendere per i fondelli.


Paga 80 euro per lavorare nei servizi segreti russi: italiano truffato a Mosca

Un trentanovenne italiano non vedeva l'ora di ricevere la sua prima missione che di sua iniziativa si è messo in contatto con la polizia.

Il trentanovenne italiano Francesco F., trasferitosi nell'hinterland di Mosca da un piccolo centro nel veneziano, è stato raggirato da truffatori. Come scrive il canale su Telegram "Mash", l'uomo ha accettato l'offerta di lavorare per l'FSB russo (erede del sovietico KGB). E' stato contattato da una persona sconosciuta che affermava di essere un agente segreto.

Il 18 novembre ha telefonato al cittadino italiano un uomo, che si era identificato come "Nikita dell'FSB". Senza giri di parole, il reclutatore ha offerto subito la cooperazione all'italiano. Francesco aveva accettato l'offerta ed aveva fissato un incontro.

Come rappresentante dell'FSB si è presentato all'incontro un giovane 20enne russo dal fisico esile, ma all'italiano non sono sorti dubbi. Francesco ha dato 5mila rubli (80 euro circa) al giovane in attesa del primo incarico. Tuttavia non ricevendo alcuna comunicazione, si è rivolto alla polizia.

Le forze dell'ordine non hanno ancora commentato la vicenda.

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