"Lirica e professionalità", titolava così la rubrica de il Resto del Carlino di qualche giorno fa, in cui un lettore esprimeva il proprio pensiero, in merito alla rappresentazione della Traviata al teatro Rossini di Civitanova Marche. Riporto la lettera velenosa integralmente di seguito.
Lirica e professionalità
Caro Carlino, assistere alla prova della Traviata a Civitanova è stata una sofferenza. Non si inventa nulla nella vita se non c'è un minimo di mestiere e di professionalità. Questa non è lirica, ma una spedizione di operatori dilettanti allo sbaraglio. Orchestra raccogliticcia e stonata, maestro in grave difficoltà e in balia delle onde, interpreti buoni sì e no per qualche festival canoro alla festa di paese. Povero Verdi e povero Teatro. Il pubblico forse applaudirà le romanze più note non essendo granché esperto di melodramma, dal momento che la lirica non è stata mai di casa a Civitanova. Un disastro. Restano la delusione, il disappunto e tanta rabbia per questo gravissimo sfregio inferto al prestigioso melodramma italiano. Chi scrive è un fedele lettore del Carlino, che ama Macerata per il grande e insuperabile Sferisterio, che ha ricevuto e riceve riconoscimenti e premi internazionali, e che ama Civitanova per l'impegno lodevole nel campo della danza. Basta campanilismi, la provincia ha bisogno di unità e serio impegno. Guai a dare campo libero a venditori di fumo.
L.S.
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