23 aprile 2017

L'incomprensibile a giustizia italiana

La giustizia che spesso si dimostra incapace di punire violenti e criminali, si è dimostrata invece spietata con un ottantenne ladro di biciclette, tenuto in carcere nonostante l'età e il motivo che lo portava a rubare di natura patologica. E' incredibile come possano succedere queste cose e poi ci sono i soliti noti che continuano a rubare indisturbati dentro le case senza che nessuno possa impedirglielo in nessun modo. 

Si chiamava Francesco Cameriere e viveva a Roma, nel quartiere Prati. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo agosto. Si fosse chiamato Adrian o Muhammad non sarebbe andata a finire così. E' una vergogna!


80ENNE ITALIANO CADE IN CARCERE E MUORE, DETENUTO PER FURTO DI BICICLETTE

Un 80enne italiano, detenuto nel carcere romano di Regina Coeli per il vizio di rubare bici, è morto in seguito a una caduta all’interno del penitenziario. L’anziano, conosciuto come ‘Il ladro di biciclette’, è stato portato ieri all’ospedale San Camillo dove è morto questa mattina. Lo rende noto il Segretario generale aggiunto Cisl Fns, Massimo Costantino, che da tempo denuncia le condizioni di sovraffollamento del carcere trasteverino dove sono reclusi 909 detenuti rispetto ai 622 previsti. Grazie ai migranti.

“Era un cleptomane, rubava le biciclette ma non per necessità – riferisce Costantino -. E’ assurdo che una persona di 80 anni stia in carcere per reati del genere“.
Per la Fns Cisl Lazio occorrono “misure diverse per detenuti che hanno una certa età che, compatibilmente alla gravità del reato, dovrebbero espletare la loro pena in altre strutture e certo non penitenziarie”

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