19 gennaio 2017

Accordo Ryanair, Easyjet e Norwegian

E' da qualche mese che se ne parla e sembra che ormai siamo vicini alla sua realizzazione. Parlo dell'accordo tra alcune compagnie aeree low cost europee per ampliare il loro raggio d'azione fino agli Stati Uniti. 

Si tratta di Ryanair, Easyjet e Norwegian airlines che cooperando, unirebbero la capillarità degli scali delle prime (più che altro Ryanair) ed i vettori adatti all'operazione che solo la compagnia norvegese possiede nella sua flotta.


Aerei, accordi con Ryanair ed EasyJet e biglietti a 70 euro: così Norwegian vuole farci volare low cost negli Usa

La compagnia norvegese a basso costo espande il suo piano di collegamenti sulle due sponde dell’Atlantico. Ryanair: colloqui avanzati anche con Aer Lingus

Con Ryanair, easyJet e altre low cost verso il Regno Unito, l’Irlanda e la Spagna. Da lì tutti a bordo dei Boeing 787 Dreamliner o dei già ordinati 107 Boeing 737 Max di Norwegian Air Shuttle verso la costa orientale e occidentale degli Stati Uniti. A una cifra che, preso per esempio un volo per New York, dovrebbe partire da 138-140 euro. Andata e ritorno. Il piano della compagnia nordica a basso costo Norwegian — rivelato in esclusiva dal Corriere della Sera lo scorso febbraio — non solo va avanti, ma si allarga. Perché se con Ryanair, la più grand low cost d’Europa, la firma dell’accordo slitta soltanto di qualche mese Bjørn Kjos, l’amministratore delegato della compagnia norvegese (che nei primi undici mesi di quest’anno ha trasportato 27,15 milioni di persone), cerca un’intesa anche con altri vettori. A partire da easyJet.

L’ok Usa alla succursale irlandese

«Entro il 2017 ce la dovremmo fare a stringere un accordo con Ryanair, stiamo guardando ormai agli aspetti tecnici», dice alla Reuters Kjos. I suoi aerei, dei Boeing 787, negli Usa ci volano già da mesi. Ma battendo bandiera della Norvegia. Che, però, non facendo parte dell’Unione europea, gode di un accesso limitato ai cieli americani. Ma pochi giorni fa Washington ha dato il via libera — dopo tre anni — alla succursale irlandese (quindi comunitaria) della low cost intercontinentale. E questo vuol dire che nei prossimi mesi saranno annunciati decine di collegamenti in più tra Europa e Stati Uniti. E che si aggiungono al +55% di voli previsti per l’estate 2017 da Londra verso New York, San Francisco e Los Angeles.

I voli verso gli aeroporti secondari

Il piano di Norwegian prevede che i passeggeri volino nella tratta europea con Ryanair e le altre low cost dell’accordo verso gli hub dei norvegesi (come Londra Gatwick, Barcellona, Oslo, Stoccolma) che saranno usati anche per i passeggeri italiani. Da lì l’imbarco sui nuovi ed efficienti Boeing 787 (a corridoio doppio) e, quando saranno consegnati, i Boeing 737 Max (a corridoio singolo) verso gli Usa, andando a cercare — imitando Ryanair nella sua fase di espansione — proprio gli scali americani secondari, bisognosi di passeggeri. Norwegian atterra — per esempio — a Oakland, di fronte a San Francisco, e per raggiungere New York gli aeromobili arriveranno allo «Stewart International Airport», al «Portsmouth International Airport» (che è in New Hampshire) o al «T.F. Green Airport» nei pressi di Providence, Rhode Island, che vicino alla Grande Mela proprio non è. Un modo per ottimizzare i costi e far scendere il prezzo del biglietto.

Le prospettive di Ryanair

Ryanair è uno degli snodi principali del low cost intercontinentale. Per i volumi di traffico impressionanti: nei primi undici mesi del 2016 ha trasportato 107,8 milioni di passeggeri (più di quelli dell’intero 2015). Perché le sue basi irlandesi sono un ottimo avamposto per usare aerei anche più piccoli, come i Boeing 737 Max appunto, ma anche le nuove versioni degli Airbus A321. Per il suo modello di business che, ad oggi, offre il costo del biglietto medio più basso in Europa (circa 40 euro). E perché il suo ad, Michael O’Leary, da tempo ha tracciato la nuova strada del suo vettore. «In questo momento stiamo parlando con diverse compagnie su come alimentare i loro voli di lungo raggio», confermano al Corriere i vertici di Ryanair. Con Norwegian, aggiungono, «i colloqui sono in fase avanzata», ma in parallelo anche con Aer Lingus. «Del resto dato il nostro network esteso è una mossa logica fare accordi con noi».

Il futuro di easyJet e Vueling

L’amministratore delegato di Norwegian spiega anche di voler firmare un’intesa anche con easyJet, la seconda low cost in Europa per numero di passeggeri (68,9 milioni nel periodo gennaio-novembre 2016). L’idea, secondo gli analisti, avrebbe senso dal momento che Londra Gatwick è allo stesso tempo l’hub dei norvegesi e del vettore britannico. Ma dal quartier generale di easyJet preferiscono non commentare. Alcuni mesi fa avevano spiegato a questo giornale — per bocca di Frances Ouseley, direttore per l’Italia — che «al momento siamo concentrati sull’Europa in cui vediamo parecchie opportunità di crescita». Altro vettore su cui Norwegian starebbe puntando per stringere un accordo sarebbe Vueling, la low cost spagnola che con i suoi hub a Barcellona e Madrid (dove sono presenti pure i norvegesi) costituirebbe un ulteriore avamposto verso il Nord America.


[Fonte: Corriere.it]

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