22 gennaio 2017

Il sistema scolastico svedese

Basta cercare "scuola Svezia" con Google per accorgersi di quanti siti ci siano che spiegano il loro modello scolastico e potete aprirne quanti ne volete ma troverete sempre e solo commenti positivi.

Avevo già trattato l'argomento qualche anno fa, quando, credo su Report, fecero vedere questo servizio su una scuola della periferia di Stoccolma. E' eloquente il commento iniziale quando si dice: "nel quartiere più povero gli svedesi hanno deciso di fare la scuola più bella".

Molto interessante anche l'articolo seguente, preso da insvezia.com che spiega le principali caratteristiche del modello scolastico svedese.



La scuola in Svezia: libri e mensa gratuiti e lezioni interattive all'aria aperta 

Oggi provo a descrivervi il modello scolastico svedese, sostanzialmente diverso dal quello italiano. Molti di voi rimarranno stupiti da ciò che la scuola in Svezia ha da offrire ai bambini, genitori ed insegnanti.

Alla fine della lettura, sapete dirmi quali parti del sistema scolastico scandinavo vorreste vedere nel sistema formativo italiano?
 

Quanto costa mandare i propri figli a scuola in Svezia?

Tanto per cominciare,  la scuola in Svezia è gratuita: gli studenti ricevono i libri, quaderni, materiale didattico (compresi i tablet) ed hanno accesso alla mensa senza dover pagare una retta scolastica.

Tutto questo è garantito dal fatto che una parte considerevole delle entrante tributarie della nazione è destinata all’istruzione. Nel bilancio 2016, il governo proponeva un investimento di 2,4 miliardi di corone da destinare alla scuola. Insieme agli investimenti già previsti dal bilancio 2015, l’investimento totale del 2016 ha raggiunto quasi i 5 miliardi di corone.
 

I cicli scolastici in Svezia

I bambini di età compresa tra uno e cinque anni hanno accesso alla Főrskola (quella che ancora oggi molti svedesi chiamano col nome di Dagis), ovvero la nostra scuola dell’infanzia.

A 6 anni possono iscriversi alla Förskoleklass, che è un anno di pre-elementare non obbligatoria.

Dai 7 ai 16 anni i bambini accedono alla Grundskola (tradotta come scuola di base, cioè le nostre elementari e medie per l’istruzione primaria)

Infine, dai 16 ai 19 anni, i ragazzi si iscrivono alla Gymnasieskola (scuola superiore o di istruzione secondaria) .

I genitori possono scegliere tra un istituto in cui la lingua d’insegnamento è lo svedese, uno in cui l’insegnamento è al 50% in svedese e il restante in inglese, oppure l’opzione della “scuola internazionale”, in cui tutte le lezioni si tengono in inglese.
 

Aule spaziose, 17 bambini per classe, rapporto maestri-bambini di 1 a 5

Le aule delle Förskolor sono ambienti spaziosi che consentono ai bambini ed insegnanti di muoversi agevolmente attorno ai banchi. Sono spesso munite di un grande tappeto sul quale sedersi, senza scarpe e a gambe incrociate, per ascoltare una storia o guardare un filmato e giocare.

Secondo le statistiche del 2015, in Svezia il rapporto educatore bambino è di uno su 5,2 nella Förskola, con classi medie di 17 bambini.

In Italia la legge prevede la presenza di “1 educatore ogni 8 bambini iscritti di età compresa tra i 13 e i 24 mesi, di 1 educatore ogni 10 bambini di età compresa tra i 25 e i 36 mesi”


Al docente principale se ne affiancano altri, di Educazione fisica, di Musica e di Arte. Le materie considerate più importanti sono lo Svedese, la Matematica e l’Inglese.

Le lezioni in classe sono piuttosto brevi ed “interattive”, con pause gioco e pause di lettura.
 

Attività all’aria aperta a -10: pazzia o sadismo degli insegnanti svedesi?

Nella Főrskola l’orario prevede l’apertura dalle 06:30 alle 18:30, ma la maggior parte dei genitori lasciano i figli prima di andare a lavoro (tra le 07:30 e le 08:30) e li passano a prendere tra le 14:30 e le 16:00.

Le attività didattiche rivolte ai bambini hanno una durata variabile tra i 20 e 30 minuti e sono spesso intervallate da pause di gioco (ovviamente i giochi sono forniti dalla struttura scolastica, cosa pensavate?) ed anche da uscite all’aria aperta, anche quando le temperature sono ben sotto lo zero, fuori nevica oppure piove e c’è il ghiaccio.

Gli insegnanti svedesi non lo fanno mica per motivi di pazzia o sadismo nei confronti dei loro allievi! I giochi e le attività all’aria aperta sono considerate essenziali per potenziare le difese immunitarie ed abituare i fanciulli al clima rigido, per godere al massimo delle poche ore di luce durante l’inverno ed insegnare loro ad amare la natura.
 

Giorni di scuola in Svezia e periodi di vacanza

Mediamente i bambini svedesi frequentano la scuola 178 giorni all’anno, quindi meno dei bambini italiani che hanno una media di 200 giorni scolastici. L’anno scolastico inizia nella seconda metà di agosto e termina ad inizio giugno. Non vi sono comunque delle vere date ufficiali, visto che gli istituti hanno grande autonomia.

La settimana di scuola in Svezia va dal lunedì al venerdì. Il sabato e domenica sono giorni da passare in famiglia, non seduti ai banchi di scuola.

I periodi di vacanza sono distribuiti su tutto l’anno scolastico. Si comincia con la höstlov, Santa Lucia, Natale, le vacanze invernali, Pasqua, l’Ascensione, Pentecoste ed infine le vacanze di giugno. Per la lista completa dei giorni di festa e vacanza in Svezia leggete questo articolo.
 

Libertà di insegnamento, niente bocciatura e colloqui con i bambini
Sebbene i metodi di insegnamento siano caratterizzati da una grande libertà, gli insegnanti seguono un approccio di tipo “induttivo” nell’educazione degli allievi. I bambini vengono infatti “guidati” a scoprire le soluzioni dei problemi e stimolati ad essere il più attivi possibile.

Tuttavia, per controllare e garantire sia l’uniformità che la qualità generale della scuola in Svezia, sono previste delle prove nazionali per tutti i bambini che frequentano la classe terza, sesta e nona.

Un’evidente differenza con la scuola italiana è nella valutazione e giudizi degli alunni da parte degli insegnanti. Difatti, nella scuola svedese non esiste la bocciatura. I voti iniziano ad essere assegnati dall’età di 13 anni in poi.

Ricordate le tanto temute riunioni che si svolgevano tra i nostri genitori e gli insegnanti quando eravamo piccoli?  Ebbene, in Svezia si svolgono in maniera decisamente diversa dalla quale siamo stati abituati noi. Infatti somigliano di più ad un colloquio tra bambino ed insegnante, che si svolge davanti alla presenza dei genitori. Strano, vero? E non è finita qui!


I maestri domandano all’alunno se si trovi bene nella classe, che cosa gli manchi, cosa gli insegnanti e la scuola possano fare per lui. Gli obiettivi di apprendimento non sono rivolti alla classe ma individuali e si considera ogni bambino in gara con se stesso, per colmare le lacune nella lettura o nel calcolo.

Ora, preparatevi bene perché adesso arriva la ciliegina sulla torta. Ai bambini svedesi gli insegnanti non assegnano i compiti da fare a casa tutti i giorni, ma solo una volta alla settimana. Gli stessi, non richiedono un gran tempo per essere completati.

Penso che tutte queste peculiarità del sistema educativo svedese si rispecchino successivamente nell’approccio alla vita che ha lo Svedese adulto, il quale non si ammazza  di lavoro (gli straordinari sono più unici che rari), si prende costantemente pause cafè e fika, non ama i contrasti e la competizione all’interno di un gruppo.

Nessun commento: