Da sempre il bacio è la più bella espressione dell'amore, raffigurata dagli artisti di tutte le epoche e in tutti gli stili. Per Cirano di Bergerac il "bacio" era l'apostrofo rosa tra le parole "t'amo". Per molti pittori il "bacio" è stato il tema con cui l'arte ha potuto rappresentare l'estasi tra due innamorati. Sono tanti i baci nella storia dell'arte e dopo quello iconico di Klimt, postato qualche giorno fa, oggi tocca agli Amanti di Magritte.
Esistono due copie de "Gli amanti" di Magritte realizzato nel 1928 con la tecnica dell'olio su tela. Uno è conservato presso la National Gallery of Australia e l'altro al MOMA di New York. Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente con la testa e le facce coperte da un panno bianco. Questo richiama sia alla passione del puro amore fisico che non ha bisogno di tante parole, sia alla difficoltà di comunicazione della coppia. Questa immagine, nonostante il richiamo alla morte della madre dell'artista trovata morta suicida con un panno sulla feccia, appare molto conturbante. Le interpretazioni sono e saranno molteplici e la riflessione a cui l'opera deve condurre l'osservatore è stata da sempre la volontà dell'artista. Nascondendo i volti, rendendoli non visibili, il pittore vuole mostrare i molteplici significati del reale attraverso nuovi punti di vista.
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