Ci manda i saluti dall'Albania, con tanto di foto, mentre siede tranquillo e beato in un bar della sua terra natale. Fino a quì non ci sarebbe niente di male, peccato però che il soggetto in questione si trovasse recluso in Italia fino a pochi giorni fa ma dato che noi siamo buoni, lo abbiamo lasciato libero, a casa, con un cavolo di braccialetto che non serve a niente e per il quale lo stato paga milioni e milioni di euro. Avanti così!
Treviso, albanese scappa dai domiciliari e invia selfie agli italiani
Albano Dova, ai domicliari dopo le denunce per maltrattamenti, evade e va in Albania. Sarebbe tra i componenti di una banda che massacrò un cameriere
Dall'Albania si fa beffe dell'Italia. Oggi Albano Dova, residente a Preganziol, dovrebbe essere agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico al polso.
E invece è scappato e ora si fa selfie mentre mangia o si prende una birra da uomo libero.
L'assurda vicenda è stata raccontata oggi dal Gazzettino. Il 24enne era finito ai domiciliari dopo che la sua ex fidanzata lo aveva accusato di maltrattamenti. Non solo. Perché Albano Dova è stato anche rinviato a giudizio con l'accusa di lesioni gravissime: sarebbe uno dei componenti della banda che un anno fa colpì con calci e mazze un cameriere di Preganziol. Il quale, 40enne, finì all'ospedale di Treviso, andò in un coma farmacologico da cui si è risvegliato ma con danni neurologici permanenti.
Ebbene, il giovane Dova il 27 gennaio scorso era stato arrestato in seguito alla denuncia della ex fidanzata. Ma ai domiciliari c'è rimasto davvero poco. La notte tra il 2 e il 3 febbraio ha tagliato il braccialetto elettronico ed è scappato. Appena scattato l'allarme i carabinieri si sono fiondati a casa sua, ma lui aveva già fatto perdere le sue tracce.
Il suo volto è comparso qualche giorno dopo sui social network, quando ha pubblicato uno scatto in compagnia di una ragazza bionda corredata da questa didascalia: "Per quelli che ci odiano".
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