Ricordete senza dubbio la triste vicenda di Tiziana Cantone, quella ragazza che si era fatta riprendere mentre faceva sesso e poi quel video è stato messo in rete da qualcuno e lei si è uccisa per la vergogna.
Vittorio Feltri, con una dose massiccia di cinismo, spara a zero sulla ragazza affermando che: "Non è colpa di Facebook. Tiziana ha reso pubblico un video intimo. Poi si è uccisa per fare la vittima" e continua dicendo "Non c'è niente di più riservato di un contatto sessuale, ma se tu stessa lo rendi pubblico, poi non hai diritto di lagnartene".
È di qualche giorno fa la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato Facebook per non aver provveduto a rimuovere immediatamente le immagini dal sito, ma di aver piuttosto contribuito alla loro diffusione. Anche a tal proposito il giornalista sottolinea: "Chi è causa del proprio male, pianga se stesso, ma eviti di uccidersi tentando di trasformarsi in vittima. È solo uno sprovveduto che fa pena."
Continua il direttore: "Solo una povera guagliona fuori di testa poteva avere l'idea di immortalare in un filmino la descritta situazione erotica. Non solo. Ella, a esercizio ultimato, si è presa la briga di divulgare il pornovideo, inviandolo non a un amico, ma a otto amici otto".
Per concludere, la stoccata finale: "Allorché Tiziana si è resa conto che, una volta gettata in rete, la sua sc..... è diventata virale su Facebook, si è disperata e ha deciso di morire. ma benedetta donna, cosa ti aspettavi dal tuo impudente gesto? Che ti assegnassero il Nobel?"
[Fonte: huffingtonpost]
Nessun commento:
Posta un commento