21 agosto 2017

Chiama l'avvocato, brillo anche lui

Una notizia di quelle che si fa fatica a credere ma è quanto riporta lanuovasardegna.it e noi, fino a prova contraria, ci crediamo. Fermata al posto di blocco, viene trovata positiva all'alcol test e così decide di chiamare l'avvocato in soccorso. Lui arriva e stranamente lascia l'auto a 200 metri di distanza. 

Il resto è nell'articolo.


Ubriaca al posto di blocco chiama l’avvocato: via la patente a entrambi

Alghero, una donna positiva all’alcoltest chiede l’intervento del legale ma anche lui ha bevuto. Sanzionati dai carabinieri

ALGHERO. L'ultimo drink con le amiche al termine di una serata piacevole trascorsa su una terrazza con vista mare. Ma è ora di tornare a casa. Sono quasi le tre di notte. La donna saluta, sale sulla sua auto e va verso casa, nella periferia di Alghero. Neanche percorsi 100 metri e trova un posto di blocco, una pattuglia dei carabinieri, con il maresciallo e l'appuntato. Un controllo di routine, uno dei tanti di una calda notte di festa dove in tanti si divertono e altri sono di servizio. «Patente e libretto». La signora mentre recupera i documenti farfuglia qualcosa, non appare proprio lucidissima. Con cortesia i militari, che hanno già capito tutto, le chiedono di sottoporsi all'alcoltest. «Soffi qua dentro». Il risultato è disastroso. 

La donna viene invitata a scendere dall'auto e, alcoltest a parte, non sembra proprio molto ferma sulle gambe. Con pazienza e comprensione gli uomini della pattuglia le chiedono di chiamare qualcuno. Un familiare o un amico per recuperare l'auto e accompagnarla a casa, perché lei non potrà guidare. E anche per un bel po’. Infatti, nel frattempo è già a verbale il ritiro della patente. Ma alla donna questo non va giù. Anzi, infastidita, dice ai carabinieri: «Chiamo il mio avvocato». «Faccia pure», le rispondono i militari. La chiamata, a dire il vero, si rivela piuttosto laboriosa perché nel comporre i numeri sul telefonino la donna ha qualche inciampo. Ma alla fine riesce nell’impresa. 

Trascorre ancora qualche decina di minuti, siamo intorno alle 4 del mattino, quando improvvisamente la donna vede il suo avvocato che parcheggia l'auto a circa 200 di metri dal posto di blocco. «Finalmente – dice rassicurata dalla vista del suo legale – ma non capisco perché ha lasciato la sua auto così distante». Maresciallo e appuntato si guardano, neanche una parola. Il legale arriva da una festa con amici a cui la donna l’ha strappato, e ad accoglierlo c'è l'etilometro che gli porge uno dei due carabinieri. Lui protesta: «Scusate, sono arrivato a piedi, che bisogno c'è di fare l'alcoltest». Il motivo glielo spiega, sempre con tanta pazienza, il maresciallo: «Avvocato, lei è arrivato in macchina, quella laggiù». Dall'etilometro escono risultati sconfortanti, quasi il triplo del consentito. Altro verbale e un'altra patente prende il volo. Ora la cliente e il suo legale sono tutti e due a piedi. Dovranno chiamare qualcuno che venga a prenderli e recuperare loro e le due auto. Il timore di una figuraccia su larga scala si fa sentire. Ed ecco che spunta la vecchia saggezza degli uomini dell'arma: i militari della Benemerita suggeriscono alla coppia

di cercare qualcuno che non sia reduce da una festa. Meglio svegliare, certamente creando un disturbo, un parente o un amico che sta dormendo e quindi è in grado di fornire maggiori garanzie di sobrietà. E così evitare all'alba di Ferragosto di fare il pieno di patenti ritirate.

[Leggi]

Nessun commento: