22 agosto 2017

Gli sciacalli di Ischia

Avevo letto nei giorni scorsi dei tassisti spagnoli che subito dopo l'attacco terroristico di Barcellona, hanno offerto corse gratis alla gente che scappava. Questa sera, ascoltando il telegiornale, ho sentito invece di problemi per quanti, dopo il terremoto di Ischia, hanno deciso di lasciare l'isola in fretta e furia.




Sembra infatti che le compagnie dei traghetti non solo abbiano preteso il regolare pagamento ma hanno applicato anche delle maggiorazioni sui prezzi. Come denuncia una signora sulla pagina Facebook di Luca Abete (Leggi), l'inviato campano di Striscia la Notizia, hanno fatto pagare persino due euro per aver cambiato orario di partenza. 

Il giornalista di Striscia ha usato le seguenti testuali parole per descrivere quello accaduto: "Non credo sia giusto far pagare i biglietti del traghetto ai turisti in fuga da ISCHIA! Cercano salvezza da una minaccia concreta... Non una gita di piacere!!!" 

Si tratta di uno schifo assoluto lontano anni luce dalla generosità dei tassisti di Barcellona che subito dopo l'attacco terroristico sulla Rambla, si sono offerti di trasportare gratuitamente le persone che ne avevano bisogno.

Il Mattino di Napoli, nell'edizione online, oggi titola così "Casamicciola, caos e proteste nel porto: «Biglietti maggiorati per il ritorno»".


Leggi:
- I tassisti di Barcellona offrono corse gratuite dopo l’attentato
Casamicciola, caos e proteste nel porto: «Biglietti maggiorati per il ritorno»

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