13 agosto 2017

La bellissima capitale estone

Giornata di trasferimento, si passa dalla capitale lettone, Riga, a quella dell'Estonia, Tallinn. Il viaggio è partito con il piede sbagliato per via di alcune code e rallentamenti iniziali ma poi è filato tutto liscio. Qualche difficoltà all'arrivo all'appartamento per via dei lavori che hanno complicato la via al nostro navigatore ma con l'esperienza da guidatore del mio amico ne siamo venuti fuori in men che non si dica.



Piccolo problemino con i signori dell'appartamento che, nonostante una prenotazione per una camera doppia, ci hanno dato una matrimoniale e quando torneremo in Italia, per la prima volta, lascerò un bel commento al vetriolo su booking.com perché io non mi lamento mai e sopporto quasi sempre tutto ma essere preso per il culo no.

Mentre ci stavamo riposando, dopo il trasferimento, ad un tratto il bosco che abbiamo fuori dalla finestra a cominciato a muoversi, prima piano, poi sempre più forte e alla fine si sono aggiunti tuoni e poi, per finire, l'inevitabile pioggia. Nonostante tutto, verso le 20 siamo regolarmente usciti e a parte qualche goccia di pioggia ogni tanto, più o meno ce la siamo cavata.

Fatto il giro della città, cercando e trovando le cose principali da vedere, un po' con la mappa e un po' con i ricordi del viaggio precedente. Mi ha deluso la vita notturna del saturday night che abbiamo trovato senza particolare "fever". I locali che la volta precedente avevamo trovato stracolmi di persone, ieri sera erano quasi vuoti e non sappiamo se incolpare la pioggia di questo ma conoscendo questa gente, credo che possa venire anche il diluvio ma il sabato sera non li ferma nessuno. Magari la movida si sarà spostata da qualche altra parte che ancora dobbiamo scoprire ma la cosa non mi quadra molto.

Per concludere, appena parcheggiato l'auto in centro, scendiamo ed arriva dietro di noi una vecchia Alfa Romeo. I due signori ci chiedono se parliamo inglese ed iniziano a chiederci del parcheggio, perché anche loro come noi non erano sicuri se si potesse lasciare l'auto in quel punto. Dopo tre parole scopriamo di essere tutti italiani e siamo scoppiati a ridere. La cosa bellissima è la storia di questi due romani: sono volati ad Helsinki per comprare quell'auto e ora stanno scendendo fino a Roma, per riportarla a casa. Alla domanda "come mai degli italiani devono andare in Finlandia per comprare una macchina italiana?" hanno risposto che si fidano di più dei finlandesi. Tutto molto strano e sicuramente avranno delle difficoltà a tornare, con quel mezzo vecchissimo, privo di ogni comfort e con dei carburatori che bevono come assassini.




















Nessun commento: