05 settembre 2017

Fa tagliare le corde vocali al cane

Incredibile decisione della Corte d’Appello dell’Oregon, negli Stati Uniti, in seguito alle lamentele ricevute da alcuni abitanti del quartiere:  ha ordinato a una coppia di allevatori di cani di operarli per tagliare loro le corde vocali, dato il continuo abbaiare dei giganteschi mastini tibetani. Roba che la Brambilla, se fosse successo in Italia, si sarebbe data fuoco in piazza.



Usa, il giudice che fa tagliare le corde vocali ai cani che abbaiano troppo

La decisione del tribunale dell’Oregon dopo la denuncia di alcuni vicini, infastiditi dai continui latrati di un gruppo di mastini tibetani di un allevamento

Se i cani del vicino disturbano, è possibile far loro recidere le corde vocali. La sentenza choc è stata emanata dalla Corte d’Appello dell’Oregon, negli Stati Uniti, in seguito alle lamentele ricevute da alcuni abitanti del quartiere. L’organismo — scrive il Washington Post — ha ordinato a una coppia di allevatori di cani di «operarli per tagliare loro le corde vocali, dato il continuo abbaiare dei giganteschi mastini tibetani, pratica molesta». La sentenza, evidenzia il Wp, è l’ultimo sviluppo di una lunga guerra legale iniziata nel 2002 quando Karen Szewc e John Updegaff iniziarono ad allevare «grandi cani pelosi usati originariamente per proteggere le pecore, a Rouge River, in Oregon». Gli animali, però, sono stati spesso abbandonati dai padroni in occasione di lunghi viaggi e quindi lasciati «senza controllo». Già nel 2004 e nel 2005 la coppia di allevatori venne redarguita dalla contea di Jackson per aver «violato le regole locali sulla gestione dell’allevamento per consentire ai loro cani, all’epoca due, di “abbaiare a lungo e spesso”».

Le accuse degli animalisti

I due si difesero sostenendo che la loro non è un’abitazione «ma una casa di più di un ettaro, una fattoria nella quale le regole della contea non si applicano». Una motivazione non accettata, cui seguì una multa di 400 dollari. Incuranti della decisione delle autorità, e continuando a sostenere di gestire una fattoria, gli allevatori sono andati avanti e ora i loro animali sono sei. Ad aprile 2015 sono stati condannati a pagare 238 mila dollari in danni ai vicini. Così oggi è arrivata la sentenza, visto il rifiuto degli allevatori di operare scelte alternative come usare collari che emettono scariche elettriche non letali ogni volta che i cani abbaiano. Inevitabili le accuse degli animalisti. L’intervento, conclude il Wp, «prevede la rescissione di parte o di tutte le corde vocali per ridurre il volume dei latrati o, nei casi più radicali, per impedire loro di abbaiare».

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