02 settembre 2017

Presi tre degli stupratori di Rimini

Un nigeriano, un congolese e due marocchini. E' composto così il gruppetto di giovanotti che una settimana fa a Rimini ha stuprato una turista polacca, malmenato il compagno e violentato una trans. Per la cattura del quarto simpaticone sarà probabilmente questione di ore e adesso che sono stati presi, prepariamoci allo sdegno e all'incazzatura di quando, tra qualche giorno, saranno di nuovo liberi.


Stupri di Rimini, 2 fratelli confessano. Fermato un terzo componente del branco

Una settimana fa le violenze a una turista polacca e a una prostituta transessuale

La squadra mobile della Questura di Rimini ha preso un terzo componente del gruppo di quattro persone ricercate per il doppio stupro della scorsa settimana a Rimini Miramare. Dopo che due fratelli marocchini minorenni si sono costituiti nel pomeriggio a Pesaro, è confermata la nazionalità degli altri due: uno è congolese, anche lui minorenne, mentre il capobanda è un nigeriano con più di 18 anni. Non si sa ancora quale di questi due sia quello fermato dalla Polizia. Nessuno di loro avrebbe precedenti penali.

"Siamo stati noi", avrebbero detto i due ragazzi che si sono costituiti, trasferiti a Rimini per l'interrogatorio in Procura alla presenza del pm che coordina le indagini e di un magistrato del tribunale dei minori di Bologna. La seconda vittima del branco, la prostituta transessuale peruviana, è stata portata in Questura per il riconoscimento. 

I due giovani avrebbero deciso di presentarsi dopo la diffusione delle immagini e a causa della pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini.

Una telecamera di sorveglianza avrebbe infatti ripreso i quattro uomini che avrebbero partecipato allo stupro sulla spiaggia del Bagno 130 di Miramare a Rimini. Ieri, un nuovo sopralluogo era stato fatto dalla polizia scientifica, a richiesta della Procura, nel punto dell'aggressione alla prostituta transessuale. L'obiettivo era ritrovare un frammento della bottiglia usata dai quattro stranieri per minacciare la peruviana. Un frammento di quella bottiglia è stato repertato dalla polizia e ora si attendono i risultati scientifici per l'esame delle impronte digitali.

"Se colpevoli, minorenni o no, castrazione chimica e poi a casa loro!", commenta Matteo Salvini, segretario della Lega sulle prime ammissioni dei presunti stupratori di Rimini.

[Link]

Nessun commento: